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Laghetti alpini del Ticino by Pamy Pintus

Un’altra grande risorsa del Canton Ticino sono i suoi suggestivi laghetti alpini, immersi in una natura incontaminata, fra pascoli erbosi e boschi secolari. Ho più volte organizzato delle gite per andare alla scoperta di queste piccole gemme incastonate fra i monti.

Quando le nevi si sciolgono oppure dopo alcune giornate di pioggia questi laghetti cambiano il loro aspetto e più di una volta ho avuto l’impressione che mi parlassero. Fra il silenzio rotto solo dal cinguettio degli uccelli o dal vento fra gli alberi, ho spesso sentito, infatti, il sommesso mormorio dell’acqua che scorre, un suono che diventa sempre più imperioso man mano che ci si avvicina ad una cascata. In alcuni punti, seguendo i piccoli corsi d’acqua si incontrano delle conche naturali, che sembrano delle vere e proprie piscine di acqua limpidissima, nelle quali viene voglia di tuffarsi e non uscire più.

Proprio in questo paesaggio idilliaco del Ticino trovano spazio i tanti laghetti alpini, che ogni volta mi stupiscono, lasciandomi senza parole per la loro eterna ed immutabile bellezza. Nonostante mi sia capitato spesso di organizzare delle escursioni, essi non smettono mai di stupirmi ed incantarmi. Ogni volta riescono a mostrarmi un lato diverso ed ogni volta mi pare di non averli mai visti prima di allora. Sono così perfetti da sembrare dipinti da un artista che ha voluto usare ogni singolo colore della sua tavolozza, inventando sfumature sempre nuove e sorprendenti.

Per questo motivo voglio condividere tutte queste emozioni anche con altre persone e suggerire almeno qualcuno dei tanti laghi presenti in Ticino da poter visitare, per godere della pace e della infinita gioia che si prova quando, con infinito rispetto, si entra a far parte di questa meravigliosa natura.

Lago Ritom

Lago Cadagno, Ritom e Tom

Val Priora

Il lago di Cadagno è fra quelli che consiglio vivamente. Esso infatti, presenta una particolarità che lo rende abbastanza singolare: è formato da due laghi sovrapposti che lo caratterizzano anche per ciò che riguarda la flora e la fauna. Questo lago, poi, è anche il più pescoso del Cantone come sanno bene gli appassionati di questo sport. Non è raro avvistare, ad esempio, qualche esemplare di trota o salmerino. Il lago di Cadagno è ubicato a circa 1920 m s.l.m. in una conca rocciosa nella regione della Val Priora.

Suggerisco in particolare di organizzare una gita che comprenda anche il lago Ritom ed il lago Tom in quanto si potrebbe avere l’occasione di esplorare una delle zone più suggestive e ricche di paesaggi naturali che il Ticino può offrire. L’escursione, infatti, non presenta particolari difficoltà e può essere fatta tranquillamente dalle famiglie con bambini, anche se munite di passeggini. Bisogna mettere in conto circa 3-4 ore a seconda delle soste che si vogliono fare. La camminata inizia da Ritom, dopo aver lasciato l’auto al parcheggio vicino all’omonima diga.

Dalla diga, quindi, si seguono le indicazioni per il sentiero didattico, inoltrandosi pian piano in un bosco ricco di larici, pini, cascate e con numerosi pannelli esplicativi. In circa un’ora o poco più, a seconda del passo e delle fermate, si giunge a Cadagno. La sua parte superiore viene normalmente alimentata dalla pioggia e dallo scioglimento della neve; l’acqua è povera di sali minerali per cui risulta più leggera. La parte inferiore di questo lago, invece, riceve acqua da sorgenti sotterranee e non ha contatti con l’esterno; essa è ricca di sostanze come zolfo, magnesio e calcio che riceve attraversando la dolomia. Per questo motivo è più pesante e si stratifica in basso.

Se si ha tempo e si vuole fare una deviazione di circa 40 minuti, ci si può dirigere verso la Capanna Cadagno, non senza una fermata intermedia in uno dei caseifici lungo il percorso, per una doverosa degustazione di formaggi e prosciutto. Presso la Capanna, un edificio costruito nel 1934, si possono gustare piatti tipici della cucina ticinese, riposarsi e godere del panorama. Alla fine si torna verso il lago di Cadagno e da qui si prosegue verso il lago di Tom che dista non più di mezz’ora. Ci si può fermare lungo le rive della piccola spiaggia di sabbia bianca ed i più temerari possono anche fare un tuffo. Stando in silenzio e fermi per qualche minuto non è raro avvistare delle marmotte ed altri animali della zona.

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Laghetti di Tremorgio

Laghetti di Tremorgio e Lago Leìt

Valle Leventina

Per raggiungere il laghetto di Tremorgio sono partita da Prato Leventina, che si trova a poco più di 900 m s.l.m. e precorrendo il sentiero che porta al laghetto (1830 m s.l.m.) ho raggiunto in un’ora abbondane la capanna Tremorgio ed il lago, che è uno dei più estesi della regione.

Il sentiero che lo costeggia è molto semplice e sicuro, per cui adatto ai bambini. Tutta la Valle Leventina, del resto, è perfetta per organizzare una serie di escursioni. Con un po’ più di allenamento si possono, ad esempio, raggiungere i passi Venett e Campolungo, ammirando pascoli, torrenti e cascate. Sempre dal lago Tremorgio, poi, si raggiunge il lago Leit (circa 50 minuti di cammino) passando proprio dall’Alpe Campolungo a circa 2100 m; il paesaggio è magnifico ma via via che si sale i prati si trasformano in distese rocciose e si arriva alla Capanna Leit che rappresenta un ottimo punto di ristoro per rifocillarsi dalle fatiche. Io ho mangiato un bel piatto di polenta con i formaggi locali ed ovviamente ho ammirato il lago Leit.

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Laghetti Audan

I Laghetti Audan

Valle Leventina

Gli appassionati di pesca sportiva non possono assolutamente tralasciare i laghetti di Audan ad Ambrì, attrezzatissimi proprio per praticare questo sport. Vi si trova, infatti, anche un negozio piuttosto fornito che vende tutta l’attrezzatura necessaria. Il lago più grande è riservato a chi acquista una particolare patente che dura un giorno in base alla quale, però, è possibile pescare solo 10 trote, mentre quello piccolo è aperto a tutti ed il pesce viene pagato alla fine, al chilo. In questo caso può essere fornito anche tutto il necessario per la pesca. Ovviamente questi laghetti sono l’ideale per tutta la famiglia, per trascorrere una giornata tranquilla e rilassata. Per contro non sono adatti a chi ama l’avventura, i sentieri emozionanti e le arrampicate verso vette sempre più alte..

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Lago Tomeo

Lago Tomeo

Valle Lavizzara

Al lago Tomeo si giunge da un sentiero che parte da Broglio, nella Valle Lavizzara, naturalmente l’auto deve essere lasciata in un parcheggio apposito lungo il fiume. Negli ultimi anni è stato realizzato un percorso pedonale sicuramente molto comodo, ma che in un certo senso ha tolto gran parte del fascino selvaggio di questa zona.

Con una salita di circa 2 ore si giunge al Rifugio Tomeo, ristrutturato completamente di recente e perfetto per una sosta. Dai 700 m di Broglio sono arrivata ai 1740 m del rifugio, quindi è necessario riprendere fiato prima di rimettersi in marcia verso il lago. Le sue sponde, in realtà, sono raggiungibili in appena 10 minuti, scendendo un poco. Il percorso non è molto impegnativo ma è necessario attrezzarsi con scarpe adatte. Il lago Tomeo affascina sempre per il colore intenso delle sue acque e rappresenta uno dei luoghi più belli del Ticino senza contare il fatto che da qui si possono organizzare varie escursioni verso Sonogno o Prato Sornico.

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Laghetto di Canée

Il Laghetto di Canée

Valle Riviera

Il piccolo lago di Canée si trova in Valle Riviera e si raggiunge da un sentiero che parte da Claro, a circa 290 m fino a giungere quota 2198 m, dove si trova questo specchio d’acqua. Pizzo di Claro è una delle montagne più conosciute della zona ed anche la più complessa da raggiungere in una giornata di cammino; il suo versante nord si trova davanti alla Valle Cresciano, mentre quello sud domina il Bellinzonese e Riviera. Queste due cime sono collegate da una cresta semplice da percorrere e Pizzo custodisce anche il Laghetto di Canée, le cui acque sono di un bellissimo azzurro, reso ancora più emozionante dalla presenza degli alberi, degli alpeggi e dei ghiacciai. Certo, si tratta di un’escursione impegnativa per la quale ho impiegato più di 4 ore scegliendo il percorso da Censo a 770 m; ne è valsa la pena, però, perché la vista da quel punto è semplicemente meravigliosa.

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Questa, in breve, la mia esperienza su alcuni laghetti del Ticino, anche se le avventure da raccontare, in realtà, non finiscono davvero mai.

Pamy Pintus